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'Phishing' ancora il metodo di attacco preferito dai cyber criminali

Un'indagine effettuata sull'analisi di 6.500 miliardi di minacce che transitano nel Cloud di Microsoft ogni giorno e dei dati di migliaia di ricercatori che operano nel campo della sicurezza mondiale ha portato alla stesura del report Microsoft Security Intelligence Report 2018: il 'phishing' si conferma il metodo di attacco preferito dai cyber criminali: tra gennaio e dicembre 2018 la percentuale di messaggi malevoli contenuti nelle email in arrivo è aumentata del 250%.

Spiegano gli esperti:

"Questo trend non è una sorpresa e non sembra destinato a cambiare nel prossimo futuro. Gli attaccanti hanno cambiato le proprie tattiche in risposta agli strumenti e alle tecniche di rilevamento sempre più sofisticate, riducendo la durata delle campagne."

Se il phishing si conferma come arma principale ed in grande crescita, crollano del 60% invece gli attacchi ransomware che nel 2017 avevano rappresentato una delle più diffuse e pericolose minacce di sicurezza. Una diminuzione dovuta alla maggiore sofisticatezza delle tecnologie di difesa e alla crescente attenzione degli utenti.
Tuttavia, in Italia i ransomware rappresentano ancora uno dei primi vettori di attacco per le aziende pubbliche che resistono nell'utilizzare strumenti di difesa.

Infine si è vista una crescita dei criptominer, i virus che vengono installati sui computer delle vittime a loro insaputa, rubando la potenza di calcolo necessaria per coniare valute digitali come i bitcoin.

Fonte: Ansa