
47% dei siti dei comuni italiani a rischio hacker
Uno studio condotto dall'Osservatorio di Federprivacy su 3.000 siti dei comuni italiani ha rivelato una serie di carenze e non conformità: il 47% (1.435) continuano ad utilizzare connessioni non sicure basate sul vecchio protocollo "http", e per questo sono etichettati come "non sicuri" dai principali browser. Inoltre il 36% dei siti di comuni (1.079) non rendono disponibili i dati di contatto del Responsabile della Protezione dei dati (Data Protection Officer), figura obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni.
Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, si dice preoccupato da quanto emerso dallo studio:
"I risultati emersi dalla ricerca sono alquanto preoccupanti, infatti i siti web con protocolli di connessione non sicuri spianano la strada ad hacker e malintenzionati che mirano ad intercettare e carpire dati personali inviati o ricevuti tramite i form di contatto dei siti dei comuni, e l'utilizzo di queste tecnologie ormai obsolete li espone a potenziali rischi di data breach - afferma - Inoltre, la mancata pubblicazione dei dati di contatto del data protection officer impedisce di fatto ai cittadini di esercitare i diritti che sono loro riconosciuti dal Gdpr."
Fonte: Federprivacy