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Cybercrime, attacchi gravi in crescita del 31%

La curva dei crimini informatici non ha ancora iniziato il suo tratto discendente. Anzi: dopo il 2016 e 2017, già etichettati come gli anni peggiori, l'anno in corso, con 730 attacchi gravi registrati e analizzati, pari a una crescita del 31% rispetto al semestre precedente, si appresta a battere il primato. Ci sono anche crimini informatici che hanno messo a segno percentuali di crescita a tre cifre, per esempio nel settore auto motive (+200%), e le tecniche, nella maggior parte dei casi, sono alla portata di tutte le tasche dei cyber criminali. È, infatti, il malware semplice, cioè un prodotto a costi decrescenti, il vettore di attacco più utilizzato (40% del totale).

Il cybercrime è fuori controllo: nel 2017 si è assistito a una crescita del 240% degli attacchi informatici rispetto al 2011 e del 7% rispetto al 2016. Ma più che il dato numerico, spaventa l'elemento qualitativo: oggi il fenomeno intralcia non solo la vita privata dei cittadini (vittime nel 2017 di crimini estorsivi su larghissima scala), ma anche il piano finanziario e geopolitico. Leggendo tra le cifre, emerge che il cybercrime (il cui scopo è sottrarre informazioni, denaro, o entrambi), è sempre la prima causa di attacchi gravi a livello mondiale (76% degli attacchi complessivi, in crescita del 14% rispetto al 2016).

Per quanto riguarda i settori, dopo l'automotive, ci sono crescite a tre cifre anche in ambito "Research/Education" (+128%) e "Hospitability": hotel, ristoranti, residence hanno subito da gennaio a giugno 2018 il 69% di attacchi in più rispetto agli ultimi sei mesi dello scorso anno. In decisa crescita anche i crimini nei settori Sanità (+62%), Istituzioni (+52%) e Servizi online/Cloud (+52%) e nel settore della Consulenza (+50%).

Ransomware e Cryptominers, compresi nella categoria, rappresentano oggi il 43% del «malware semplice» utilizzato dai cybercriminali. In particolare, i Cryptominers, quasi inesistenti fino al 2016, sono stati utilizzati nel primo semestre dell'anno nel 22% degli attacchi realizzati tramite malware (erano il 7% nel 2017), superando di poco i Ransomware (+21%)

Fonte: Italia Oggi