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I 5 benefici sottovalutati della Business Intelligence e ERP nelle imprese manifatturiere

La Business Intelligence è l’insieme di processi e strumenti che permettono di elaborare i dati provenienti dai processi aziendali per trasformarli in informazioni significative per lo sviluppo strategico dell’impresa.
I software ERP di ultima generazione dispongono di funzioni di Business Intelligence integrate che prelevano i dati direttamente dal database del sistema informativo aziendale.
Ecco 5 benefici, spesso sottovalutati, che una buona strategia di Business Intelligence può portare alle imprese manifatturiere.


1. Analizzare le performance dei fornitori

L’analisi dei dati relativi alle forniture ci aiuta a capire il costo e l’efficienza di ogni componente all’interno del ciclo di produzione: si tratta di un aspetto molto importante del processo di creazione del valore, ma spesso viene sottovalutato.
Senza un sistema di analisi è difficile rendersi conto di quanto spesso arrivino forniture difettose o di quanto un fornitore sia effettivamente meglio di un altro in termini globali: spesso, infatti, si tratta di dati che presi singolarmente sono apparentemente piccoli, ma che fanno la differenza sui grandi numeri.
Utilizzare l’ERP per condurre un’analisi approfondita delle forniture in ingresso e dei rapporti con i fornitori, è utile a individuare queste piccole falle prima che se ne manifestino le conseguenze in modo evidente.

 

2. Creare sistemi capaci di auto-correggersi

Un errore in qualsiasi fase del processo produttivo genera delle perdite più o meno importanti. È possibile eliminare del tutto gli errori? No: le persone sbagliano, le macchine si rompono. Entrambi migliorano nel tempo, ma continuano a sbagliare e a rompersi.
Anche in questo caso, però, ci viene in aiuto la Business Intelligence, perché attraverso l’analisi dei processi aziendali possiamo individuare gli errori e i guasti più frequenti e cercare di prevenirli o, quanto meno, di essere pronti a risolverli nel più breve tempo possibile arginando i danni.
In pratica, conoscere i possibili punti deboli di un sistema ci consente di trasformare le tradizionali soluzioni reattive in soluzioni proattive: più veloci, più efficienti.

 

3. Monitorare l’utilizzo e l’efficienza degli impianti produttivi

Il tempo perso è uno dei più grandi nemici della produttività. Un impianto di produzione momentaneamente fermo è il re del tempo perso.
Di solito questo accade per carenza di coordinamento, in particolare perché mancano i materiali o perché la fase di produzione precedente non si è conclusa nei termini previsti.
In ogni caso, si tratta di un problema risolvibile ricorrendo a sistemi automatizzati di pianificazione della produzione.
L’integrazione tra sistemi di pianificazione della produzione e Business Intelligence permette di monitorare in tempo reale il funzionamento delle linee di produzione sia a livello micro che macro.
Capire come i tempi di inattività di una singola macchina possono influenzare l’intera produzione, o come un diverso modello organizzativo possa migliorare l’efficienza complessiva è fondamentale per accrescere i margini di profitto di un’azienda.

 

4. Ottenere migliori previsioni di domanda per i prodotti

Prevedere l’andamento della domanda è fondamentale per migliorare la gestione aziendale: sia a livello di risorse umane e di macchinari, sia a livello di magazzino.
La maggior parte delle aziende basa queste previsioni solo sui valori storici degli anni precedenti, senza combinarli con i dati in tempo reale.
L’integrazione tra queste due tipologie di dati, invece, permette di costruire una proiezione più precisa di quali saranno le tendenze di acquisto e di pianificare la produzione in modo più efficiente.

 

5. Ottimizzare la gestione del magazzino

Un altro aspetto a volte trascurato del processo di produzione è lo stoccaggio.
Mancanza di materiali o, al contrario, materie prime in avanzo, oppure merci pronte per essere spedite che occupano per giorni il magazzino rappresentano un costo.
L’integrazione tre ERP e BI permette di analizzare questi fenomeni e di prevedere l’andamento della produzione in modo da ottimizzare i flussi di entrata e di uscita delle merci.

 

FONTE: Unosistemi.it