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Industria 4.0: prorogato iperammortamento, una grande occasione per le aziende

La Legge di Bilancio per il 2019 ha prorogato l’iperammortamento per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico e digitale secondo il modello Industria 4.0. Inoltre è stata elevata la maggiorazione fino al 170% (rispetto al 150% precedente) con un tetto massimo di 2,5 milioni di euro per agevolare tutte quelle aziende interessate ad investire sulla crescita tecnologica nell'ambito del passaggio all'Industry 4.0.

Questa "rivoluzione" avrà un impatto nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo:
1) Utilizzo dei dati, potenza di calcolo e connettività: ovvero big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing
2) Raccolta dei dati: una volta ricavati gli analytics bisogna sfruttare il “machine learning”, con le macchine che “imparano” dai dati raccolti.
3) Interazione tra uomo e macchina: ovvero la realtà aumentata e le interfacce “touch”
4) Passaggio dal digitale al “reale”: vale a dire stampa 3D, robotica, interazioni machine-to-machine, tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato.

Cos’è cambiato nell’iperammortamento?
Sono state individuate tre fasce di incentivo in base all’investimento effettuato:
- 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
- 50% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.

Aumento dei beni immateriali
Per le aziende che decidono di usufruire dell’iperammortamento 2019 c'è una ulteriore maggiorazione del 40% del costo di acquisizione dei beni immateriali strumentali, che seguano il modello Industria 4.0 e siano quindi funzionali alla trasformazione tecnologica, oppure per i costi sostenuti a titolo di canone per l’accesso a beni immateriali, mediante soluzioni di cloud computing.