
Ransomware, ora il virus che blocca i dati arriva tramite Pec
Negli ultimi giorni, i ricercatori di Eset Italia hanno individuato un massiccio attacco ransomware tramite PEC pericolose con allegati in grado di infettare il sistema. In questa specifica campagna creata ad hoc per l’Italia, i cybercriminali stanno diffondendo delle Pec su larga scala riconducibili ad aziende “fantasma” in cui si fa riferimento a presunte fatture allegate in formato Pdf. L’apertura di questi file innesca una payload che infetta il sistema ospite con un pericoloso ransomware in grado di codificare tutti i documenti della vittima rendendoli di conseguenza inaccessibili, se non previo pagamento del cosiddetto “riscatto”.
Solitamente le PEC vengono utilizzate per comunicazioni sensibili e spesso riservate, tanto da venir considerate l’unica soluzione informatica accettata per la corrispondenza dalla pubblica amministrazione e dagli enti governativi. Tale prerogativa fa sì che gli utenti si sentano più tranquilli nel considerare attendibili questi messaggi, portandoli ad eseguirne senza preoccupazioni i file allegati.
Eset Italia consiglia di porre la massima attenzione anche ai messaggi PEC, di non aprire assolutamente il file “.pdf” o altri tipi di allegato se il mittente è sconosciuto o palesemente “falso”. Se al contrario il mittente fosse noto ma il contenuto della comunicazione risultasse sospetto o simile a quello appena riportato, è opportuno chiedere direttamente conferma di quanto inviato.
Fonte: Bitmat