
Solo l'8% dei consumatori si fida delle imprese per tenere al sicuro i propri dati personali
Le conseguenze delle recenti violazioni di sicurezza e dei cambiamenti nella normativa GDPR ha portato un aumento dei dubbi da parte dei consumatori verso le imprese. La ricerca condotta da Oxford Economics intitolata “Il futuro dei dati: adeguarsi ad un’economia opt-in”, che prende in esame le opinioni di consumatori e imprese in tema di sicurezza, mette in evidenza come solo l’8% dei consumatori vuole affidarsi alle imprese per tenere al sicuro le proprie informazioni personali.
La ricerca mostra anche che circa l’80% delle imprese dispone di protezioni superiori per i dati operativi e finanziari, ma decisamente deboli sulle informazioni personali e finanziarie dei consumatori.
Il 60% dei consumatori riferisce un sentimento di disagio riguardo al fatto che le imprese condividano i loro dati personali con altre società. Il 79% dichiara che smetterebbe di fare affari con una società che utilizza male i suoi dati e soltanto il 41% dei consumatori ritiene che i cambiamenti che derivano dai Big Data e dagli Analytics siano positivi per la società, in confronto con quasi il 90% dei dirigenti d’azienda.
Nicola Russo, Responsabile Big Data NTT Data Italia, ha dichiarato: “Il 2018 è stato un anno di svolta: dopo il caso Facebook e Cambridge Analytica e successivamente l’entrata in vigore del GDPR, l’individuo ha ora un maggiore potere sul controllo e la gestione dei propri dati. Le aziende che riusciranno a ridefinire le proprie strategie partendo dal punto di vista del consumatore saranno quelle in grado di guadagnare la fiducia dei clienti e di garantire migliori soluzioni ed esperienze.”
Fonte: Askanews