
Sotto accusa gli elettrodomestici smart: trasmettono dati a terze parti
Per colpa degli elettrodomestici smart, ovvero i dispositivi “intelligenti” in grado di connettersi a Internet, la nostra privacy sarebbe a rischio. A rivelarlo sono due studi indipendenti: uno della Northeastern University di Boston e dell’Imperial College di Londra, l’altro dell’Università di Princeton. Secondo Max Van Kleek, esperto di informatica dell’Università di Oxford, il quadro che ne emerge è «terribile». Gli apparecchi trasmetterebbero infatti i nostri dati sensibili alle cosiddette «terze parti» - aziende interessate a profilare gli utenti per confezionare inserzioni su misura - con molta meno trasparenza del necessario.
Tra i dispositivi finiti nel mirino dei ricercatori, anche quelli prodotti dai colossi Apple, Samsung e Lg, oltre alle chiavette streaming di Roku e Amazon FireTv. Televisori, assistenti vocali, altoparlanti, addirittura citofoni e frigoriferi: le anomalie registrate sono state numerose, perfino quando i device risultavano spenti.
La ricerca dell’ateneo di Boston, in particolare, ha fatto emergere «notevoli casi di esposizione di informazioni» da parte degli 81 apparecchi presi in esame, dislocati tra Gran Bretagna e Stati Uniti. Le terze parti più coinvolte? Amazon, Google, Akamai e Microsoft. Il motivo è semplice: sono quelle che forniscono i servizi di cloud e networking sui quali questi stessi apparecchi si basano. Ma non è tutto, perché «quasi tutti i dispositivi tv dei nostri test hanno contattato Netflix anche se non avevamo mai configurato alcun televisore con un account Netflix». E all’indagine non è risultata estranea neppure Facebook.
Fonte: Il Corriere della Sera